sabato 19 febbraio 2011

LA QUIETE DOPO LA PROTESTA

Cos'è la protesta se non una delle tante conseguenze e delle innumerevoli espressioni del confronto? 

Come sappiamo il gruppo consiliare UDC ha manifestato la propria protesta rifiutandosi di partecipare al consiglio comunale di ieri. Mi chiedo però, trattandosi di protesta politica - e quindi conseguenza ed espressione di confronto politico - quale miglior teatro del consiglio comunale stesso per esplicitarne i contenuti? 

Credo fermamente che il consiglio comunale sia l'unica vera cornice del confronto e, tra le sue  varie espressioni, anche della protesta. Ritengo che ogni consigliere comunale abbia il dovere morale di partecipare ai lavori del  consiglio ed esprimere, con responsabilità politica, il proprio pensiero...o la propria eventuale protesta, ...a prescindere dagli ordini e dalle trame di partito. Se non altro per rispetto di quei cittadini  che con il proprio voto hanno reso possibile tale facoltà. 

Trovo illogico, quindi, e tristemente paradossale, la mancata presentazione del gruppo UDC al consiglio comunale di ieri. In fin dei conti, che senso ha disertare il luogo della protesta....per protesta? Sarebbe come non mangiare quando si ha fame o rifiutarsi di bere quando si ha sete.

C'è anche da dire che l'UDC locale ci ha ormai abituati a preferire le mura della città (ove affiggere i propri manifesti in segno di dissenso) al consiglio comunale (già nel mese di giugno 2010, e sempre per protesta, il gruppo UDC abbandonò la pubblica assise). 
Per cui per ora godiamoci quella che oggi è la quiete ...dopo la protesta.


...almeno fino al prossimo manifesto.


Daniele

giovedì 17 febbraio 2011

L'INTERROGATIVO INSOLUTO


Poche ore fa il sito di informazione LA VOCE DI LATIANO  ha pubblicato un comunicato stampa prodotto dal gruppo consiliare UDC; in sostanza i politici targati UDC hanno annunciato che non parteciperanno al consiglio comunale di domani perché.....beh il perché non si è capito... La posizione UDC non è "qualunquemente chiara", nel comunicato si legge:  

"il gruppo consiliare comunale dell’Udc  - nel sospendere ogni valutazione in ordine ai contenuti del provvedimento di lottizzazione in contrada “Smargiasso” -  annuncia la propria decisione di non partecipare, in segno di protesta, alla prossima seduta del Consiglio Comunale."

Strano, perché io ricordavo che nel gennaio 2010 proprio uno di loro scriveva: 

"in considerazione dello stato di forte crisi in cui versa il settore edilizio locale, nel condividere l’azione intrapresa dall’Amministrazione uscente allo scopo di dotare Latiano di un PUG, riteniamo necessario approvare, nelle more dell’adozione di tale documento, piani di lottizzazione che interessino zone di completamento come “mulini a vento”, Biondo, Smargiasso e via Salento..."

Peccato, la loro assenza avrà un'unica conseguenza: il mio interrogativo su cosa l'UDC pensi nel merito delle lottizzazioni rimarrà un interrogativo insoluto. Così come anche il motivo della loro protesta: ma se erano d'accordo perché ora protestano e non partecipano, precludendosi, tra l'altro, la possibilità di protestare nelle sedi opportune?

Un altro paradosso del sistema al quale siamo tristemente abituati. Signore e signori vi presento la politica.

Daniele

mercoledì 2 febbraio 2011

...MA QUALE NERVOSISMO..........

Qualcuno, sul suo blog, ritiene che alcuni interventi presenti sul web possano essere scaturiti da una forma di nervosismo, derivata peraltro dalle provocazioni di questo qualcuno... E probabilmente tra questi interventi rientra "CONFUSO E FELICE"...anche perché - in realtà - si tratta dell'unico intervento derivato dalle provocazioni di cui sopra.

Peccato, non credevo di aver mostrato segni di nervosismo; ne, tantomeno, credevo di essere stato autore di interventi rabbiosi. Anzi, ero sicuro di essermi limitato a evidenziare - in maniera pacata - una delle tante contraddizioni alle quali ci ha abituato certa politica, in particolare le contraddizioni di una persona che prima afferma una cosa e poi ne ribadisce un'altra (la solita storia italiana insomma). L'insinuazione del "mattone che dà alla testa" poi non merita nemmeno di essere commentata, sebbene potrei citare in proposito la sempre valida teoria psicoanalitica della "proiezione".

Insomma, probabilmente ci sarà nervosismo. Ma da parte di chi e verso chi resta da stabilire...

Daniele